Kit preparazione pasti: Iva del 10%

La vendita online di scatole contenenti kit di ingredienti necessari per la preparazione di pasti da parte dei clienti costituisce una cessione di beni a cui si applica l’aliquota più elevata tra quelle applicabili agli ingredienti che compongono la confezione, pari al 10% (Agenzia Entrate - risposta 20 gennaio 2022, n. 35). Nel caso di specie risulta importante distinguere il regime Iva applicabile alla "somministrazione di alimenti e bevande" da quello della mera "fornitura di alimenti e bevande". La "somministrazione di alimenti e bevande" rientra tra le prestazioni di servizi di cui all'art. 3, co. 2, n. 4), D.P.R. n. 633/1972 ed è soggetta all'applicazione dell'aliquota IVA del 10%, come disposto dal n. 121) della Tabella A, Parte III allegata al D.P.R. n. 633/1972, mentre le cessioni di alimenti e bevande sono considerate cessioni di beni ai sensi dell'art. 2 del medesimo decreto Iva e scontano l'aliquota IVA applicabile in funzione della tipologia di bene venduto. In mancanza … [Continua...]

Causale contributo “ERC2” per l’ENPAP

Istituita la causale contributo "ERC2" per il versamento, tramite il modello "F24", dei contributi di spettanza dell’Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza per gli Psicologi, operativamente efficace a decorrere dal 1° febbraio 2022 (Agenzia delle entrate - Risoluzione 19 gennaio 2022, n. 4/E). Il decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 10 gennaio 2014, emanato di concerto con il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha stabilito che il sistema dei versamenti unitari e la compensazione previsti dall’articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, si applicano, tra gli altri, anche all’Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza per gli Psicologi (E.N.P.A.P.).Con la convenzione dell’11 maggio 2015, stipulata tra l’Agenzia delle entrate e l’E.N.P.A.P., è stato regolato il servizio di riscossione, mediante il modello F24, per il versamento dei contributi previdenziali e assistenziali dovuti dagli iscritti al suddetto Ente.Con nota prot. n. 00080 dell’8 … [Continua...]

Aliquota IRAP errata: dovuta solo la sanzione per infedele dichiarazione

Ai fini IRAP, qualora in sede di dichiarazione sia applicata indebitamente l’aliquota agevolata in luogo di quella ordinaria, è applicabile la sanzione per infedele dichiarazione. In relazione alla maggiore imposta accertata, non sono dovute le sanzioni per omesso o ritardato versamento. (Corte di Cassazione - Sentenza 11 gennaio 2022, n. 483). La questione esaminata dalla Corte di Cassazione riguarda il regime sanzionatorio applicabile in caso di indebita applicazione dell’aliquota agevolata IRAP.Nel caso di specie, la contribuente (società consortile del settore della pesca) in sede di dichiarazione ha applicato l’aliquota agevolata prevista per i consorzi del settore della pesca in luogo di quella ordinaria.Successivamente, in esito al parere negativo dell'Agenzia delle Entrate ad hoc interpellata sull'applicabilità del beneficio, la società versava la maggiore imposta IRAP dovuta (pari al saldo a debito risultante, espungendo l'agevolazione) nonché un importo a titolo di sanzione … [Continua...]

Superbonus: condominio minimo

In analogia a quanto precisato per le spese sostenute per interventi finalizzati al risparmio energetico e per interventi di recupero del patrimonio edilizio, anche ai fini del Superbonus, va valorizzata la situazione esistente all'inizio dei lavori e non quella risultante dagli stessi (AGENZIA DELLE ENTRATE - Risposta 21 gennaio 2022, n. 40) Nella fattispecie esaminata dall’Amministrazione finanziaria, l'Istante ha concluso, insieme al coniuge, un contratto preliminare per l'acquisto di due unità immobiliari in categoria A/4 facenti parte di un unico edificio che saranno di proprietà una dell'Istante e una del coniuge costituendo un cd. "condominio minimo". L'edificio sarà oggetto di interventi di demolizione e ricostruzione al termine dei quali le due unità immobiliari saranno accorpate con conseguente fusione catastale.Trattandosi di interventi per i quali spetta la detrazione di cui all'articolo 119 del decreto legge n. 34 del 2020 (cd. Superbonus), l’istante chiede se:- può … [Continua...]

Regime impatriati per la consulente rientrata in Italia come dipendente

Una lavoratrice italiana che si è trasferita in Italia nel 2021, dopo aver svolto, dal 2014, attività di consulenza da remoto dall'estero con alcune società italiane tra le quali quella di cui è divenuta dipendente da gennaio 2021, può beneficiare del regime speciale "impatriati" di sui all’art. 16, D.Lgs. n. 147/2015, dall’anno del rientro e per i quattro periodi d’imposta successivi (Agenzia Entrate - risposta 19 gennaio 2022, n. 32). Il regime speciale dei lavoratori impatriati è disciplinato dall’art. 16, D.Lgs. n. 147/2015 e per accedere è necessario che il lavoratore:- trasferisca la residenza in Italia;- non sia stato residente in Italia nei due periodi d'imposta antecedenti al trasferimento e si impegni a risiedere in Italia per almeno 2 anni;- svolga l'attività lavorativa prevalentemente nel territorio italiano. Sono destinatari del beneficio fiscale, inoltre, i cittadini dell'Unione europea o di uno Stato extra UE con il quale risulti in vigore una Convenzione contro le … [Continua...]

Contributo a fondo perduto per diminuzione canone di locazione

Fornite precisazioni sul contributo a fondo perduto per diminuzione canone di locazione (Agenzia delle entrate - Risposta 20 gennaio 2022, n. 38). L'articolo 9- quater del decreto legge 28 ottobre 2020, n. 137 (cd. decreto Ristori), in vigore dal 25 dicembre 2020, stabilisce che "Per l'anno 2021, al locatore di immobile ad uso abitativo, ubicato in un comune ad alta tensione abitativa, che costituisca l'abitazione principale del locatario, che riduce il canone del contratto di locazione in essere alla data del 29 ottobre 2020, è riconosciuto, nel limite massimo di spesa di cui al comma 4, un contributo a fondo perduto fino al 50 per cento della riduzione del canone, entro il limite massimo annuo di 1.200 euro per singolo locatore".Il contributo spetta a condizione che: la locazione abbia una decorrenza non successiva al 29 ottobre 2020 e risulti in essere alla predetta data" e che " il contratto di locazione sia oggetto di rinegoziazione in diminuzione del canone previsto per tutto … [Continua...]

Codici tributo per il versamento a seguito di controllo delle dichiarazioni

L’Agenzia delle Entrate ha istituito i codici tributo, per il versamento tramite F24 e F24EP, delle somme dovute a seguito di controllo delle dichiarazioni fiscali, relative a crediti d’imposta, ritenute su trattamenti pensionistici e redditi di lavoro dipendente e assimilati, imposte sostitutive su saldi attivi di rivalutazione. (Risoluzione 19 gennaio 2022, n. 5/E). L’Agenzia delle Entrate ha istituito i codici tributo, al fine di consentire il versamento parziale, tramite i modelli F24 e F24 Enti pubblici (F24EP), delle somme dovute in base alla comunicazione di irregolarità emessa dall’Agenzia delle Entrate a seguito del controllo automatizzato delle dichiarazioni fiscali in relazione alle seguenti fattispecie:- Credito d’imposta canoni di locazione botteghe e negozi;- Bonus vacanze - recupero dello sconto praticato da imprese turistico-ricettive, agriturismi, bed & breakfast e del credito ceduto;- Credito d’imposta per l’adeguamento degli ambienti di lavoro;- Credito d’imposta … [Continua...]

La pertinenzialità non c’è in mancanza della “prossimità” tra box auto e prima casa

Non è riconosciuta la pertinenzialità e, pertanto, non può essere applicata la misura di favore del "prezzo-valore", che individua per le vendite di abitazioni e pertinenze la base imponibile delle imposte di registro, ipotecaria e catastale nel valore catastale, quando non sussiste il requisito della "prossimità" tra box auto e prima casa (AGENZIA DELLE ENTRATE - Risposta 19 gennaio 2022, n. 33). Con riferimento al trattamento fiscale previsto per l'acquisto della "prima casa" è stato chiarito che, di regola, il bene servente non può ritenersi oggettivamente destinato in modo durevole a servizio o ornamento dell'abitazione principale qualora sia ubicato in un punto distante o addirittura si trovi in un Comune diverso da quello dove è situata la "prima casa".Tale precisazione è volta a chiarire che, affinché si possa concretizzare un effettivo rapporto di pertinenzialità e il bene accessorio possa accrescere durevolmente ed oggettivamente l'utilità dell'abitazione principale è, … [Continua...]

L’abitazione paga l’IMU se il coniuge risiede in altro Comune

La Corte di Cassazione ha affermato il principio secondo il quale l’esenzione IMU prevista per l’abitazione principale non è applicabile qualora il coniuge non legalmente separato abbia la residenza e la dimora abituale in altro Comune (Ordinanza 17 gennaio 2022, n. 199). La controversia riguarda l’applicazione dell’esenzione IMU per abitazione principale nel caso in cui i coniugi abbiano stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica in immobili diversi ubicati in Comuni diversi.Il Comune ha emesso avviso di accertamento per il recupero dell’IMU a seguito del disconoscimento dell’esenzione per l’abitazione principale, avendo rilevato che il coniuge non legalmente separato aveva la residenza e la dimora abituale in un altro Comune.I giudici tributari hanno accolto il ricorso del contribuente e annullato l’avviso di accertamento rifacendosi ad un’interpretazione del Ministero dell’Economia e delle Finanze secondo cui il legislatore non avrebbe limitato l’applicazione … [Continua...]

Reddito di cittadinanza per l’ammissione al gratuito patrocinio

Forniti chiarimenti sulla rilevanza del reddito di cittadinanza per l'ammissione al gratuito patrocinio ai sensi dell'articolo 76 del d.P.R. 30 maggio 2002, n. 115 (Agenzia delle entrate - Risposta 19 gennaio 2022, n. 31). Il patrocinio per i non abbienti (cd. " gratuito patrocinio") è previsto dall'articolo 74 del decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 2002, n. 115 ("Testo unico spese di giustizia").Ai sensi del comma 1 del successivo articolo 76 può essere ammesso al gratuito patrocinio chi è titolare di un reddito imponibile ai fini dell'imposta personale sul reddito, risultante dall'ultima dichiarazione, non superiore a euro 11.746,68.Il medesimo articolo 76 al comma 2 stabilisce che se l'interessato convive con il coniuge o con altri familiari, il reddito è costituito dalla somma dei redditi conseguiti nel medesimo periodo da ogni componente della famiglia, compreso il soggetto istante. In tal caso, ai sensi dell'articolo 92 del Testo unico spese di giustizia, i limiti … [Continua...]